Ciao a tutti!
Domani arriva
l’Epifania che tutte le Feste si porta via!!
Però ci rimane
ancora un’ultima occasione per assaporare qualche piatto della
tradizione. Io voglio proporvi la ricetta della Pinza, dolce tipico
del giorno della Befana, così come me l’ha insegnata la nonna che,
a sua volta, l’ha appresa da due mie prozie che la facevano
buonissima! Ovviamente, io ho sostituito alcuni ingredienti (come il
latte vaccino e la farina 00) con alimenti compatibili con la mia
alimentazione ma vi assicuro che il risultato è parimenti delizioso
e un po’ più salutare.
Vi raccomando di
prepararla il giorno prima e di farla riposare su un tagliere di
legno che assorbirà l’umidità in eccesso.
Ecco gli ingredienti:
2,5 lt latte di
riso o di soia
10 C colmi farina
integrale
6-8 C farina
gialla da polenta
Gr 150 uvetta
ammollata nell’acqua per ½ ora
1 manciata
abbondante di noci sminuzzate grossolanamente
1 manciata
abbondante di nocciole sminuzzate grossolanamente
10 fichi secchi
tagliati a pezzetti
3 c semi di
finocchio
La buccia di 1
limone bio (a pezzetti o grattugiata come preferite)
La buccia di 1
arancia bio (a pezzetti o grattugiata)
½ mela a
pezzetti
1 – 2
bicchierini di grappa
Sale q.b.
5 – 6 C colmi
zucchero integrale
Olio evo (5 C
nell’impasto e 3 C sopra al composto versato nello stampo per
lisciare il tutto)
1 bustina di
cremor tartaro (circa 18 gr)
Burro vegetale e
pane grattato per lo stampo
Procedimento:
Dopo aver messo a
bagno l’uvetta, preparare una polentina con le due farine ed il
latte cuocendola per una decina di minuti. Aggiungere il finocchio,
il sale e lo zucchero. Versare la polenta in una terrina molto
capiente e, mescolando spesso, aggiungere tutti gli ingredienti
lasciando per ultimo il lievito. Accendere il forno a 160° e, dopo
aver unto uno stampo rettangolare con burro vegetale e cosparso di
pan grattato, versarvi il composto. Lisciarlo con i 3 C di olio
restante. Deve restare in forno per almeno 1 ora e mezza ma, se è
molto liquido, probabilmente sarà necessario più tempo (in sostanza
deve rapprendersi e solidificarsi per bene). Dopo 45’ minuti
coprite il tutto con una stagnola. Una volta cotta lasciare
raffreddare la pinza in forno un po’ aperto e quindi rovesciarla su
un tagliere di legno.
Lasciarla riposare per 24 ore e quindi mangiarla.
Elisa
Lasciarla riposare per 24 ore e quindi mangiarla.
Elisa